I miei racconti

C’è questa farfalla

C’è questa farfalla

C'è questa farfalla, Questa farfalla gialla e arancio, Che si posa da giorni sul gelsomino, Incurante delle dicerie Che le farfalle vivano solo poche ore. C'è questa farfalla, Questa farfalla gialla e arancio, Che vorrebbe dirmi qualcosa, Non so cosa, Eppur cercava di...

Insegna anche a me la libertà delle rondini

Insegna anche a me la libertà delle rondini

Era una calda mattina di maggio. Non più calda dell’usuale, anche se ormai non si capiva più quale fosse il clima usualmente attribuito alle dodici mensilità del calendario. Pia tendeva a considerare usuale quello che collegava all’adolescenza, nonostante avesse ormai...

Mi prendo cura di me

Mi prendo cura di me

Mi prendo cura di me La mattina, alzandomi prima di loro, e preparandomi un caffè, con la caffettiera, aspettando il gorgoglio della sua salita. e mettendomi una magliettina, magari, se fuori fa fresco; che ancora vorrei godermi il fuori, e il caldo che arriva a...

Ho lasciato

Ho lasciato

Ho lasciato, come ogni anno, nuove mille avventure alle mie spalle, mille abbracci, sorrisi e baci. E ci ho lasciato il cuore. Ho lasciato materassini che hanno funto da trampolini e rinoceronti colorati, passeggiate evitando api e bagni evitando bolle. E il cuore. Ho...

Possibilità negate

Possibilità negate

Era ormai l’imbrunire quando Sergio accostò la sua macchina davanti al bar “Il tramonto d’oro”. Lei adorava i tramonti, pensò. E lui aveva bisogno di una pausa. Non ce la faceva a rimettersi in macchina dopo una giornata del genere. Trecento chilometri lo separavano...

Volevo solo che fosse una festa

Volevo solo che fosse una festa

Io volevo solo sposarmi. Volevo una festa, una grande festa per un grande amore. E invece già in municipio, in quel 2020 che sembra così lontano, mi sono dovuta accontentare solo di mio marito e mio figlio. Non che voglia sminuire la cosa, ma io volevo anche la...

La porta gialla – capitolo 6

La porta gialla – capitolo 6

Passò altro tempo, trascorsero altri giorni felici. Suo padre decise addirittura di portarla nel suo ufficio, in città. Andava così raramente in città, e lei adorava tutto quel frastuono, le strade affollate, le vetrine colorate, i clacson e i rumori del traffico....

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