Che strano giorno, il 19 maggio.
È appena trascorso il compleanno del mio “amico a bestia”, domani sarà il compleanno di Bengalino, poi verrà Mauro, poi zia, che è anche l’anniversario della morte di Grazia.
Il 19 maggio sospende queste date importanti, di amicizie ritrovate, di compleanni importanti, di giornate che rimangono impresse.
Oggi, qualche decennio fa, sarebbe stato il compleanno di un “ramo secco”, quelle amicizie che sono state importanti fino a quando non lo sono state più: non c’è un’altra definizione. Ma dato che è stato potato non è rimasto un vuoto ma una sospensione.
È un maggio intenso, di accavallamenti e attese entusiaste.
Con Ilaria abbiamo comprato un corso on line che mi interessa molto, per gli argomenti, per la docente e perché è qualcosa che faccio non solo insieme a lei ma per fare qualcosa di bello insieme a Ilaria, in un futuro prossimo. È un’attesa attiva, perché la si inganna imparando qualcosa di nuovo, approfondendo qualcos’altro di noto.
Avevo tanta voglia di scrivere e migliorare il sito, ma il covid mi ha distratta per quasi due settimane. Ho riso tanto, è vero, con Duetto, e sono stati più bravi e pazienti del previsto; sicuramente più bravi e pazienti di me, più aperti a godersi quel che c’è da godersi, nonostante sentissero la mancanza degli amichetti e delle loro attività. Ma mi sono anche stressata tanto, con Duetto, a inventarmi modi per riuscire a far riposare il cervello. Ma ho anche imparato che, sebbene sappiano quando è giusto allontanarsi e non cedere alla tentazione di baci, abbracci, nottate accanto a me, quando tutto torna a posto loro ritrovano il loro posto anche fra le coccole.
Sono stati anche in pausa i libri da leggere, perché il tempo era diminuito e quello utile l’ho dedicato all’editing per Writer Monkey Edizioni, che non è solo una casa editrice ma una casa editrice con dei progetti intorno, e sono sempre tanti, nuovi, stimolanti e soprattutto di squadra. Un trio, quello anche del gruppo WhatsApp, in cui il confronto è sempre sincero, ed accanto a considerazioni serie si intromettono momenti di ilarità e semplice condivisione della quotidianità. A volte sento la mancanza di una sorta di book club, ma loro sono il mio book club, più tutto ciò che ci gira attorno.
E infine attesa di libri audio ascoltati, la mia piccola droga consolatoria quando quella perdita di tempo delle faccende domestiche si impone nelle mie giornate. Avevo una lista dei desideri molto lunga, da quando avevo ascoltato un interessante podcast sul dietro le quinte degli audiolibri. Perché è un mondo a parte e non deve funzionare solo il libro, ma anche l’interpretazione, che non è solo lettura. Non mi ha stupito che i miei lettori preferiti fossero per lo più doppiatori professionisti. Ne ho dovuti interrompere tanti, per letture troppo teatrali o troppo piatte. Non è neanche una via di mezzo quella che cerco, ma la via giusta.
Ora sto ascoltando “Eleanor Oliphant sta benissimo” di Gail Honeyman, letto da Elisa Giorgio. Fra ieri e oggi me ne sono sparata più di quattro ore e non mi ha mai annoiata. Mi sto affezionando a Eleanor, e sento che mi mancherà, fra qualche giorno, quando lo avrò terminato.
Ma domani sta arrivando, e sarà il compleanno di Bengalino. E poi Mauro, e poi zia, e con lei la giornata in cui più vorrei stare accanto alla mia amica Valeria. Ma neanche quest’anno mi sarà possibile…