Ieri ho compiuto (finito?) 45 anni, e mi chiedo se gli anni si abbiano, come diciamo in italiano (quanti anni hai?) o se noi siamo gli anni che compiamo, come domandano in tedesco o in inglese (wie alt bist du?, how old are you?).

Io sono i miei 45 anni, ma li posseggo anche, li tengo, come direbbero a Salerno, e me li tengo stretti. Soprattutto se a mio marito viene voglia di festeggiarli in un parco divertimenti. Soprattutto se ci divertiamo comunque, anche solo per un’ora, prima che arrivi il diluvio universale.

compleanno bagnato, compleanno fortunato

Ho adorato i multipli di 11, soprattutto gli ultimi due. A trentatré ero ancora felice e confusa ma ho detto addio, con amore immenso e immensa consapevolezza, a Roma come città per viverci e alla pallavolo femminile, gettandomi poi a capofitto solo nel misto. E in entrambi i casi l’ho fatto dando il meglio che quel mix di esperienza e irrefrenabile passione che ancora mi infuocava come da ragazzina. A quarantaquattro mi sono data una scrollata, perché non ce la facevo più ad essere solo moglie, madre e spesso infermierina, ma avevo voglia di tornare Cristina. E se lo scontro con la cultura tedesca mi vedeva spesso perdente, quello con la retorica italiana mi procurava ancora scintille. E da quelle ho arso passione: per la lettura, per la scrittura, per l’ascolto.

Da quelle scintille è nato questo progetto, da questo progetto è rinata Cristina, e quando Cristina è Cristina, non mi ferma più nessuno. Men che mai i dubbi.

Per questo ho amato ogni singolo dono che mi è giunto per questo compleanno:

  • Dirk che mi ha svegliato a mezzanotte con un cappello in testa e una torta piena di candeline
  • I messaggi a mezzanotte del mio amico a bestia, della mia amica che legge sempre, legge tutto e sempre c’è, delle Piccole Donne che crescono, del mio amor che mi ha rassicurato e che sa prendermi nel modo giusto (messaggi che però ho letto la mattina dopo, perché ormai “tengo 45 anni e tengo famiglia”, ovvero crollo
  • il caffè a letto al mio risveglio
  • I disegni e i lavoretti di Duetto, che ci mettono impegno e passione, a volte con risultati sorprendenti, soprattutto considerando il DNA di partenza
lavoretti talentuosi di Duetto
  • la tazza delle colazioni importanti decorata in giapponese da Mika e in picassese da Mila
Opere d’arte di Duetto
  • la gita al Parco Divertimenti organizzata da Dirk, nonostante l’acquazzone l’abbia fatta terminare troppo in fretta. Ma mi sono scoperta una mamma preparatissima e organizzatissima, così che nessuno si è dispiaciuto e anzi, abbiamo mangiato in un ristorante giallo con un pirata alla porta, trovato per caso rientrando verso casa bagnati come pulcini
foto con pirata
  • i messaggi di auguri di chi mi aspetta da qualche parte: in riva al MareMio, in un tramonto dall’orizzonte dritto, in una palestra a giocarsi la finale secca
Tanti auguri a me da MareMio
  • i messaggi in privato su Messanger da chi pensavo si fosse dimenticato di me, ma invece qualcosa resta sempre ed è di solito nascosta dietro un sorriso
  • i messaggi che non mi sono mancati, quelli di chi ha fatto parte della mia vita nel benissimo e poi nel malissimo, e ora non fa neanche più male non averli accanto, ma fa bene pensarci ogni tanto, sempre per quella questione delle consapevolezze
  • ho imposto a Duetto un film dei miei tempi, di quelli che avevo adorato: boia se era noioso. Ma le canzoni le canticchiavo ancora e loro sono stati pazienti, con i gusti di mamma
Sì, le treccioline gliele ho fatte io: mi sono venute proprio bene
  • il cuore al contrario trovato in un albero al parco giochi, perché anche il mio era tutto rigirato dalle emozioni, ieri
  • i regali di Fernanda, impacchettati alla tedesca ma pensati alla portoghese, fra cui un cuore con una frase che le ha fatto pensare: “questa è per Cristina, perché lei sorride sempre”. E io ogni tanto tendevo a dimenticarmelo
cambia il mondo con il tuo sorriso ma non lasciare che il mondo cambi il tuo sorriso
  • il rinnovo del permesso di soggiorno a Serendipitopoli
  • il “benvenuto in famiglia” da dare a due nuovi elementi, dopo che l’anno scorso erano arrivati tanti piccoli Gargoyle e due anni fa un Drago sorridente + il mastro Gargoyle da giardino (e mi sa tre anni fa un gufo dalla testa roteante?)
Benvenuti in famiglia
  • Mika che vuole proprio sposarmi, ma Mila, che le regole le sa e le fa rispettare, dice che non si può, perché sono già sposata. Ho avvicinato l’indice alle labbra e sussurrato “schhh, non lo dire a nessuno”, ma mi guardato storta e ribattuto “mamma, lo sanno già tutti”. E vabbè…l’anno scorso era lei che aveva detto al padre “tu hai già sposato mamma, ora tocca a me” e non faceva una piega lo stesso.
  • degli orecchini ad onde di mare che disegnano due m, come in uno dei miei racconti preferiti…
  • saranno successe altre cose, che ora non ricordo, ma che quando mi verranno in mente mi faranno ancora sorridere, e ridere, e sentire abbastanza grande per non invecchiare più

Ciao ciao 44, vi ho nel cuore.

Benvenuti 45: pronti per nuove mille avventure? Io intanto mi sono comprata la maglietta di Lady Oscar, che indosserò la prima volta il 14 luglio…ma Max Mara ne sta lanciando una collezione. Perché il mio essere avanti fa sempre la fortuna degli altri?! 😉

Ma io so’ Cristina e ora so anche sorridere meglio di così.